Milano andava di moda

Da tempo Milano si è guadagnata, a buon diritto, un posto tutto suo nella storia contemporanea, una carica da esibire come biglietto da visita o per attirare giovani menti che fremono per affermarsi: il titolo di “capitale della moda”, da condividere assieme alle città sorelle (forse maggiori) disseminate per il mondo, che come lei detengono questo primato. Leggi »

Briciola su briciola: Panis quadratus

Nonostante il sito archeologico di Pompei si trovi al giorno d'oggi in condizioni di assoluta precarietà strutturale e conservativa, qualcosa di nuovo sembra essere apparso sul fronte delle scoperte nella storia dell'alimentazione di età romana. Leggi »

Gli eroi veri? Quelli dimenticati !

Questa epoca usa ormai la parola eroe, a caso, senza motivo. La svuota. Dimentica il senso, perché non ha memoria. Basterebbe invece un nome, Adolfo Ferrero, e fare di quel nome un simbolo, per insegnare a questo tempo senza eroi, il senso del termine. Leggi »

Paimpont

Quando si pensa alla leggenda di Merlino e di Artù la mente corre immediatamente verso quei panorami boschivi nascosti intrisi di misteri e avventure. La foresta di Paimpont, situata nel comune Bretone di Paimpont vicino a Rennes è uno dei luoghi in Europa che potrebbe racchiudere il segreto di tutte le avventure dei cavalieri della Tavola Rotonda: è una zona verde principalmente formata da faggi, querce e conifere e, al suo interno, scorrono numerosi corsi d’acqua. Leggi »

Mantova

La leggenda narra che Manto, dopo la morte del padre Tiresia (avvenuta durante l'assedio di Tebe), si fosse fermata sulle rive del Mincio, dove pianse fino a che le sue lacrime non diedero forma a un lago. Successivamente Ocno, figlio di Manto, fondò una città sulle sue sponde e in onore della madre la chiamò Mantova. Leggi »

Atene

Un fascino millenario, un viaggio verso l’uomo e la sua storia. Il viaggio affascinante, tra passato e presente, che conduce l’uomo nelle acque del greco mar, da cui vergine nacque Venere. Leggi »

Prospettiva Seveso

Il 10 luglio è una data che forse al mondo capirebbero in pochi. Ma se provate a collegarla a Seveso o a diossina, riuscirebbero a comprendervi anche in Giappone. Primo grande incidente industriale, il disastro dell'Icmesa del 1976 ha cambiato la nostra storia Leggi »

Il 24 febbraio 1525, l’esercito francese di Francesco I viene pesantemente sconfitto dall’armata imperiale di Carlo V nei pressi di Pavia

L’evento, magistralmente rappresentato da William Dermoyen nei suoi arazzi del 1528-1531, ora custoditi al Museo di Capodimonte, rappresenta non solo una svolta politica decisiva nel conflitto per il predominio sulla penisola italiana, ma anche e soprattutto il passaggio tra due epoche, tra due mondi, uno antico e uno moderno. Leggi »

Friuli: il giorno della fragilità

Maggio 1976, il primo terremoto devastante nell'era della televisone si abbatte sul Friuli, insegnando all’Italia la precarietà dell’esistenza ma anche un insperato senso di solidarietà ed efficienza. (Foto di Fabrizio Delmati) Leggi »

Mafia: la cultura del non dimenticare

Messina XXI Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Sono
900 i nomi che risuonano in piazza Duomo a Messina, 900 storie di impegno e antimafia, in contemporanea questi stessi nomi sono riecheggiati in 1000 piazze di tutta Italia, in occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico Leggi »

Galvano Fiamma: tra storiografia e memoria

Quanto contano i giudizi storiografici effettuati nei confronti di un autore? Essi possono garantirgli la sopravvivenza nella memoria collettiva, sia da un punto di vista positivo sia negativo. Possono generare o meno un dibattito sulle sue qualità intellettuali, artistiche e storiche: ne deriva che in alcuni casi la sua figura può essere ridimensionata, in altri può essere rivalutata. Un esempio è costituito da Galvano Fiamma, da sempre giudicato uno scrittore minore e non degno di essere studiato. Leggi »

Fare la guerra alla Svizzera

“Noi saremo neutrali, come gli Svizzeri!” dice Totò nel film Destinazione Piovarolo. La neutralità dei cantoni, oggi, è uno stereotipo che sembra non poter essere scalfito da nulla. Durante i grandi conflitti del XX secolo la Confederazione Elvetica si è sempre mantenuta neutrale, non fa parte della NATO né dell’Unione Europea ed è entrata nelle Nazioni Unite solo nel 2002. Leggi »

Il viaggio della libertà

Era il primo segno che si incontrava nella rotta per l’America tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Chi lasciava tutto e partiva in cerca di fortuna incontrava lei per prima, molti migranti raccontavano che vederla alleggeriva le angosce e le paure accumulate nei lunghi giorni di navigazione. Leggi »

L'uomo giusto al posto giusto

Tra il XII e il XIII secolo le città dell'Italia centro-settentrionale divennero sedi di un'intensa lotta tra famiglie eminenti per il controllo delle più alte cariche politiche urbane. Per sanare l'endemica ondata di violenza entro le mura, le società cittadine adottarono un nuovo sistema di governo, che costituì un primo esempio di professionalità politica come la intendiamo noi oggi: il regime podestarile. Il podestà doveva essere un forestiero imparziale proveniente da altre città e con alle spalle una precedente esperienza politica. A questo magistrato erano conferiti i massimi poteri civili e militari e tra i suoi diversi compiti vi era quello di sottrarre alla competizione violenta la ghiotta visione di seggi consiliari pronti per essere "depredati". Questa tappa nel processo di state building comunale portò le società cittadine dell'Italia pienomedievale ad adottare una nuova cultura politica, quella delle istituzioni. Fu un innovativo modo di concepire la comunità urbana attraverso organi che dispensavano servizi pubblici mediante una rigorosa prassi riconosciuta e che erano in grado di professionalizzare letteralmente gli uomini politici. A beneficiare dell'innovazione, anche se per breve tempo, fu non solo la vita politica delle città, ma anche la difesa militare delle stesse, e il caso dell'assedio di Parma del 1247 è uno degli esempi più lampanti in questo senso. Leggi »

Krampus: i diavoli del Natale

Una tradizione antica, è sentita nelle zone alpine orientali, ma anche nella Baviera meridionale, in Austria, in parti del Liechtenstein, dell’Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca e, in particolare, in Alto Adige, Trentino e altre zone alpine orientali italiane, è quella degli spaventosi Krampus. Leggi »

Il Dio migliore?

La maggior parte degli equivoci, dai più innocenti a quelli che talora sfociano nella violenza, traggono origine dal dramma della torre di Babele: quando il tentativo di comunicazione umana si interrompe, e le parole che si usano hanno acquisito significati opposti alle intenzioni che ne hanno determinato l’utilizzo. Leggi »

Defensor fidei

Il 12 settembre 1683 a Kahlenberg, presso Vienna, si fronteggiarono l’esercito turco, comandato dal Gran Visir Mustafa Pasha, e quello della coalizione polacco-imperiale, guidato da Giovanni III Sobieski, re di Polonia. Dopo una lunga giornata di lotta, la vittoria arrise all’esercito cristiano che riuscì così a rompere l’assedio che accerchiava la capitale austriaca, durato quasi due mesi. Leggi »

C'era una volta Milano, città dalle mille vie d'acqua

Milano, la città del cemento, del traffico, dei palazzi, dei nuovissimi grattacieli. Milano, la città in cui manca il verde, tanto da costruire un bosco verticale. Milano, la città con due navigli e una darsena, di recente riportata ai fasti di altri tempi dopo molti anni d'incuria. Leggi »

L'estate di San Martino: una leggenda

Oggi cade il giorno di San Martino, giorno in cui in molti paesi, fra cui quelli germanofoni, si festeggia un giorno dedicato alla modestia e all'altruismo, nel giorno dedicato a San Martino di Tours. Leggi »

Una tv per dire che i Rom hanno una cultura

La prima tv in lingua romanì è nata e trasmette a Parigi, da circa un anno. Perché? “E’ difficile sentire parlare del tuo popolo a senso unico, e non poter spiegare che in realtà noi abbiamo una storia, dei valori, e non siamo tutti mendicanti o ladri, come tutti sembrano credere…” Dice così, Andrijano Dzeladin, 35 anni, e un sogno, avere una voce abbastanza alta da poter contrastare i luoghi comuni Leggi »

Postalmarket, quando fallisce un’idea…

Postalmarket è fallito. Questa la notizia. E' fallito come in questi anni sta fallendo l'Italia. Era nato guardando all'innovazione oltreoceano, è morto guardandosi l'ombelico, probabilmente. Un problema di apertura culturale ai mercati, e alle idee. Leggi »

Uomo e cane: come è sbocciato l’amore

Si sa perché gli uomini amano i cani: quelli che ancora consideriamo “animali”, cioè i cani, incarnano quello che l’individuo “umano” dovrebbe essere, altruista, generoso, capace di amare a prescindere, senza un ritorno. Più difficile è capire perché i cani amino gli uomini, visto il poco che spesso ricevono da loro. L’unico modo per comprendere il senso di questo indissolubile rapporto è partire dall’inizio della storia, dalla preistoria, così come la scienza l’ha ricostruito. 40.000 anni fa i cani non esistevano, erano lupi grigi, finché un gruppo di essi decise di cambiare la loro esistenza, e con essa anche quella umana. Leggi »

Quelli che non spezzarono le reni alla Grecia

Beh, di questi tempi, in Grecia, si torna a parlare (e a fare) resistenza. In un modo un po’ più pacifico, e in un certo modo anche meno drammatico di una guerra mondiale (ma neanche tanto) c’è una penisola che decide di fare da sola, e resistere. La pagammo, noi italiani, quella resistenza.
L’Italia fascista cominciò a pensare alle reni dei Greci esattamente di questi giorni, settantacinque anni fa. Leggi »

Veronica; poetessa e cortigiana

Cortigiana ambita dai re europei. Il suo "mestiere! le garantì l'autonomia per poter essere una delle maggiori poetesse del cinquecento. Una storia quasi sconosciuta, quella di Veronica Franco. Artista in un mondo in cui le donne erano un oggetto in vendita al miglior offerente. Leggi »
Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano