Non si batte il classico

Di classici ne esiste uno e uno solo: quello che ha il primato in musica e che trae origine dai secoli finali dell’età moderna. È lo stile classico, che corrisponde a quella corrente musicale identificata dai tre grandi autori vissuti tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento: Haydn, Mozart, e Beethoven. Leggi »

World War Zero

Convenzionalmente la storiografia classifica la Grande Guerra come il primo conflitto mondiale. Questa guerra venne definita mondiale proprio per l’estensione planetaria dei suoi teatri bellici. Le radici stesse del conflitto risiedono in uno scenario antecedente che prende le mosse dalle politiche imperialiste di paesi come Regno Unito, Italia o Giappone. Infatti, sin dal primo decennio del Novecento, queste potenze coloniali gettarono le basi di una situazione geopolitica fertile per il germogliare del confronto militare su scala globale. Leggi »

Editoriale - Modernità

Ogni epoca ha un inizio e una fine. Esiste una cesura per tutte le cose, e spesso non si tratta di una divisione netta, bensì di una cerniera che unisce due universi irrimediabilmente incompatibili al di fuori di essa. Leggi »

Il primo passo per riprendere il sentiero

Siamo a valle. Ad avvolgerci è la bellezza dell’Italia andata, che si sta sgretolando Ad avvolgerci è il solito traffico di uomini e cose, rumore e nulla.. Qui il buio. Lassù, le cime. Noi scegliamo di andare avanti. Di riprendere un sentiero, fare fatica, ma ricominciare subito a sognare, e riprovare ad arrivare alla grandezza delle cime che possono guardare il mondo dall’alto. Un sentiero da prendere assieme. Qui sta nascendo qualcosa. Assieme. Leggi »

Antico Erotismo

Eros, il dio greco dell’amore e del desiderio; il moto costante che spinge qualsiasi entità verso la bellezza; la divinità in grado di domare sia uomini sia dei. Il culto di Eros è considerato uno dei più antichi nella storia culturale dell’antico occidente: Esiodo, Pausania, Euripide, Aristofane sono solo alcuni tra i più antichi compositori che hanno cristallizzato e tramandato le origini, il ruolo e l’importanza del dio dell’amore. Leggi »

Editoriale - Cibo

Un fenomeno che nel corso della storia dell'uomo è stato, e per certi versi è tutt'ora, una costante eterna, è il banchetto. In origine manifestazione alimentare di riti, culti o festività, il banchetto vede il drastico mutare dei suoi contenuti col tardo Medioevo. Col transitare da XIV a XV secolo questa consuetudine cristallizza i suoi moventi, primo fra tutti valorizzare l'anfitrione, il principe o nobile di turno che mette a disposizione le sue mura domestiche per consumare alimenti in compagnia dei membri degli ordini sociali a lui referenti. Si può ben dire che un ricco banchetto, ossequioso dei cerimoniali e delle etichette, pieno di ospiti importanti e colmo di leccornie era un valido strumento per esaltare l'immagine del signore in cerca di maggior prestigio. Leggi »

L’Italia vera? E’ rimasta a Cefalonia

Oggi, è l’anniversario dell’inizio delle fucilazioni alla casetta Rossa degli ufficiali del generale Gandin. Un ricordo sempre più sbiadito, davanti ad un presente che ha da ricordare altro. E più si stinge quel ricordo, più spariscono i tratti dell’identità italiana. Leggi »

La spada nella roccia

Excalibur: la misteriosa e magica spada di Re Artù. L’oggetto più celebre di tutto il ciclo bretone. La spada nella roccia è la leggenda più famosa d'Europa, anche grazie alla circolazione di diverse opere letterarie e pellicole cinematografiche. Il racconto vede mago Merlino annunciare pubblicamente che solamente l’uomo in grado di estrarre Excalibur dalla roccia nella quale era stata conficcata, sarebbe diventato re. Artù fu l’unico in grado di compiere tale miracolo e dopo aver estratto la spada, venne unto con l’olio santo alla presenza di tutti i baroni e incoronato re. Leggi »

Miti e leggende del Medioevo: il Prete Gianni

Dal punto di vista mitologico e leggendario, il Medioevo è una delle epoche storiche più ricche e prolifiche. Numerosi sono stati i luoghi, i popoli e le creature che hanno animato l’immaginario dell’uomo medievale. Fra i personaggi più noti vi è un sovrano sacerdote il cui mito, a partire dalla seconda metà del XII secolo, si è diffuso in tutto l’Occidente ed è sopravvissuto ben oltre la conclusione canonica del Medioevo: il Prete Gianni. Leggi »

Vera Crux

Adamo stava per spirare. Non gli rimaneva molto tempo, perciò chiese al figlio Set di bussare alle porte del Paradiso e domandare una dose del sacro olio della misericordia, in modo tale da alleviare i dolori e le paure che vengono con la morte. Al posto dell'olio, l'arcangelo Michele consegnò a Set un ramo dell'albero della vita, compagno dell'albero della conoscenza, presso il quale il diavolo tentò il primo uomo e la prima donna. Il ramo venne posto nella bocca di Adamo mentre veniva seppellito; la pianta crebbe e ne nacque un nuovo albero, che visse fino al tempo di re Salomone (X secolo a.C.) che ne pretese il legno mentre si apprestava a costruire il Tempio di Gerusalemme. Leggi »

L'ultima legione

476 d.C. Le truppe barbariche di Odoacre stanno per mettere fine al brevissimo regno di Romolo Augusto, ultimo imperatore romano d'occidente. Il trono della pars occidentalis sta per diventare vacante. Romolo non può neanche più contare sulla celebre legione Nova Invicta, che viene distrutta a Dertona, quasi parallelamente alla sua deposizione. Solo l'ufficiale Aureliano Ambrosio e uno sparuto gruppo di legionari si salvano dal massacro. Leggi »

Sangue Avorio

Sangue avorio; tra i più drammatici colori, che oggi dipingono l'Africa.
Tristemente, però, questo dipinto non è funzionale a rimanere nella storia dell'arte. Questo tragico dipinto è piuttosto funzionale a palesare come, la crescita della classe media Cinese, abbia portato ad uno spaventoso incremento della domanda di avorio, che tra il 2009 e il 2012, ha visto l'uccisione, da parte dei bracconieri, di 100mila esemplari, più di 30 mila ogni anno. Leggi »

Dracula: l'uomo prima del vampiro

Nell’inverno del 1431 nacque uno dei personaggi storici più mitizzati di sempre: Vlad III di Valacchia. All'epoca, la Valacchia corrispondeva a una regione dei Carpazi circondata da Transilvania, Serbia, Bulgaria e Moldavia, ed ebbe la particolarità di assumere, nell'immaginario collettivo, i leggendari connotati lugubri e tetri del principe vampiro che l'ha resa celebre in tutto il pianeta. Ovviamente questa è una licenza poetica che non ha nulla di aderente alla realtà del territorio, che invece è verde, rigoglioso e con panorami mozzafiato. Più complicata è la storia (o leggenda?) di Vlad III (o Dracula?). Tutti conoscono le gesta del vampiro più famoso del mondo, ma cosa sta realmente alle origini di questo mito, cosa è avvenuto prima della leggenda? Leggi »

Longino e la Lancia

Entrando nella basilica di San Pietro, in quell’immenso museo dorato, il nostro sguardo viene inevitabilmente catturato dalle più famose opere d’arte contenute all’interno. Pochi notano, ai lati del maestoso baldacchino di Bernini, dietro l’Altare della Confessione, le statue di quattro santi. Sono statue barocche e rappresentano Sant’Elena, Santa Veronica, Sant’Andrea e San Longino. La leggenda di quest’ultimo è stata per lunghissimo tempo una delle più importanti della storia cristiana, ma oggi è quasi dimenticata. Leggi »

Editoriale - Miti e leggende

Storia e leggenda; queste due categorie di fonti sono da sempre legate a doppio filo da un rapporto di amore e odio. I due poli si contrappongono per quanto riguarda la verità dei fatti tramandati, ma al tempo stesso quello più fittizio corrobora la ricerca di quello accademico, poiché più si va indietro nel tempo, più le fonti autorevoli si rarefanno e diventa necessario agganciarsi a memorie la cui validità storica non è confermata. Leggi »

Lettere dalle Gallie

Uno dei maggiori condottieri dell’antichità è sicuramente Caio Giulio Cesare. La sua fama è troppo spesso ricondotta esclusivamente al suo triste epilogo tra le mura del senato romano. La cultura che tanto appassionò questo personaggio, e che contribuì a renderlo forse l’uomo più potente del suo tempo, sembra occultarsi all’ombra del carattere accentratore che determinò la sua politica. Il De bello Gallico, di cui è autore, è una testimonianza, assieme al De bello Civili, della sua parentesi da letterato. Leggi »
Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano