Good morning Friuli!

Il 15 novembre del 115 a.C., il console Marco Emilio Scauro sottomette definitivamente il popolo dei Carni. E' il principio di quella che sarà l'etnogenesi friulana nei secoli successivi.

I Carni erano un popolo di origine germanica, proveniente dalla zona compresa tra i due grossi corsi d'acqua del Reno e del Danubio. Raggiunsero il confine con l'attuale Friuli attorno alla fine del V secolo a.C. e si insediarono lungo una fascia territoriale che, partendo dall'odierna Austria, arriva fino alla Slovenia settentrionale. La Carinzia, una delle regioni austriache meridionali coinvolte nel processo di stabilizzazione, prese il nome proprio dal popolo dei Carni che si erano insediati sul territorio. 

Nell'arco dei successivi tre secoli, i Carni ebbero modo di stringere rapporti con le popolazioni celtiche dell'Italia orientale, come i veneti e i reti, ma questo non impedì a Roma di avanzare ed espandersi e  nel 181 a.C. di decretare il proprio potere fondando la colonia di Aquileia. Con la loro sottomissione nel 115 a.C., ottennero la concessione di un territorio più a ridosso delle Prealpi, che governarono in autonomia fino alla conquista romana definitiva di tutto il Friuli nel 50 a.C. 

Col passare dei secoli, la romanizzazione, mescolata alla latinizzazione della lingua carnica, portò alla generazione di nuovi idiomi estremamente locali: il ladino e il friulano. Fu la dominazione longobarda a stabilizzare il processo di etnogenesi del nuovo popolo discendente dai Carni, calmierando tutte le influenze pervenute dagli slavi e dai germani. All'alba del medioevo, il Friuli si presentava con un proprio territorio, un proprio popolo e una propria lingua, elementi fondamentali nella definizione di un paese.
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