Scolpire Parigi

Il 12 novembre 1840, nasce a Parigi Auguste Rodin, scultore e pittore francese universalmente considerato il progenitore della scultura moderna. Rodin ci offre ancora oggi la possibilità di apprezzare la sua dialettica in un ambiente da lui stesso amato, Parigi.

Lo scultore ebbe la capacità di sfruttare i contrasti tra pieni e vuoti per donare alle sue opere l’idea di movimento e di valenza psicologica, rendendo la sua opera un imprescindibile punto di riferimento per la generazione successiva. 

 

La sculpture était au cœur du projet de création de musée d’Auguste Rodin, elle est au cœur du nouveau musée Rodin.


Così scrive Catherine Chevillot, Direttore del Musée Rodin di Parigi, riferendosi alla conclusione dei restauri del museo intrapresi nei primi mesi del 2012. Lo storico edificio dell’Hotel Biron, costruito agli inizi del XVIII secolo da Jean Aubert, in pieno stile rococò e con al suo interno un magnifico giardino, è situato tra l’Esplanade des Invalides e Saint-Germain-des-Prés, ed è qui che Rodin trascorse gli ultimi anni di vita.


Inaugurato nel 1919, il Musée Rodin è una delle principali attrazioni di Parigi grazie alla sua vastissima collezione, costituita da circa settemila sculture esposte all’interno del museo e nei giardini circostanti.


Oggi non è soltanto un Musée Rodin rinnovato, bensì un nuovo sguardo rivolto all’artista e al suo lavoro. L’opera di restauro, costata 16 milioni di euro, di cui il 51% a carico dello Stato, ha richiesto tre anni per essere completata e permettere di riaprire ufficialmente i battenti il 12 novembre 2015 con un nuovo allestimento, disposto in 18 sale dedicate ad uno dei più celebri scultori francesi e non solo. 


La visita è organizzata secondo un’esposizione cronologica e tematica, articolata intorno al percorso creativo dell’artista in maniera semplice e suggestiva, grazie anche agli spazi esterni. Oltre alle opere di Rodin, all’interno del museo si possono ammirare diverse sue collezioni personali, come la collezione di antichità, alla quale Rodin era molto attaccato -come si può ben comprendere dalla presenza della sala Rodin et l’Antique- e una collezione di dipinti firmati da Van Gogh, Edward Munch e Eugène Carrière.


La realtà sensibile della scultura è stata al centro della ristrutturazione dell’Hotel Biron, ed è evidente osservando la maniera in cui si afferma nella realtà come poesia. La storia di questi spazi, che Rodin ha conosciuto e occupato, ha guidato tutte le scelte durante il restauro e tale sforzo ha avuto lo scopo di ristabilire il contatto con i desideri originali di Rodin. 


Visitando il museo, i fruitori troveranno molte opere inedite assieme a un più completo e coerente percorso allestitivo, capace di far immergere il pubblico nello spazio e di guardare con nuovi occhi ciò che lo occupa: una comprensione del mondo in cui la scultura è protagonista e la si può apprezzare in tutte le sue sfaccettature e luci cangianti. 


Oltre ad aver subito numerosi adeguamenti ai recenti standard in materia di sicurezza, accessibilità e climatizzazione, uno sforzo particolare è stato rivolto alla politica dei prezzi, ma anche all’abbattimento di barriere architettoniche per i visitatori con una mobilità ridotta. L’obbiettivo perseguito era quello di rendere il museo accessibile al più vasto pubblico possibile, data la spettacolarità dei luoghi e l’unicità della opere esposte. Il “nuovo” museo offre al pubblico i mezzi  necessari  per scoprire, o meglio comprendere,  le opere d’arte esposte e il filo conduttore  che le lega, attraverso nuovi strumenti di mediazione (audio guide e supporti digitali). 


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