“Lo strano viaggio di un oggetto smarrito”: una storia profonda, commovente e che lascia il segno

Salvatore Basile ha scritto un libro che ancora prima di essere pubblicato è stato definito un “caso editoriale”: dopo una contesa da parte di tutte le case editrici italiane e dopo aver fatto breccia nei cuori di quelle straniere, “Lo strano viaggio di un oggetto smarrito” viene finalmente pubblicato ed è subito un successo.

Michele è legato ad una routine fatta di treni, stracciatelle e oggetti smarriti. Il suo lavoro l'ha ereditato dal padre, una professione che è sempre più rara da incontrare, quella del capostazione. Ogni giorno, la mattina presto, vede quell'unico treno che parte dalla stazione del piccolo paesino Miniera di Mare ed ogni sera lo riaccoglie, lo pulisce e lo prepara al viaggio del giorno successivo. Ed è proprio da questo lavoro che nasce l'ossessione di Michele, quella per gli oggetti smarriti: ombrelli, zaini, giocattoli, libri, tutto ciò che è stato abbandonato con noncuranza sui sedili di quei convogli da lui tanto amati. Così come abbandonato è stato lui, dalla madre, all'età di otto anni, senza un'apparente motivazione. A distanza di vent'anni Michele ricorda ancora quel fatidico giorno, ricorda la valigia e ricorda il suo diario dalla copertina rossa che sua madre ha portato con sé, con la promessa di non leggerlo mai.


Fino a quando una sera, su un sedile, ritrova proprio quel diario. Inizia così una frenetica ricerca, fatta di coraggio e speranza, alla scoperta di quei piccoli paesini che ogni giorno il treno attraversa e dei loro abitanti. Infatti, Michele incontrerà diversi personaggi, unici e indimenticabili, ognuno pronto a offrirgli un piccolo tassello per ricostruire la sua vita. Incontrerà anche Elena, ragazza spezzata da un profondo dolore a cui, però, ha reagito in modo completamente diverso. Se Michele in tutti questi anni ha rifuggito esperienze, avventure, interazioni umane, per la paura di essere nuovamente abbandonato, Elena ha fatto un patto con la felicità, giurando di essere sempre riconoscente per ciò che le è stato concesso.


Lo strano viaggio di un oggetto smarrito è un inno alla vita, ad amarla in tutte le sue sfumature: Basile ci regala dei personaggi che ci insegnano la bellezza di lasciarci andare, di inseguire i nostri sogni e l'importanza del coraggio. Il coraggio delle piccole cose, quello che ci permette di fermare uno sconosciuto per chiedere informazioni, e quello che ti aiuta a prendere in mano la tua esistenza e a capovolgerla. Con uno stile scorrevole e poetico, ci spiega che la vita può far male, che può toglierci tanto, ma è anche in grado di sorprenderci e di affascinarci.
Un romanzo che merita tutte le lodi che gli sono state rivolte, una storia che lascia il segno e che può, effettivamente, essere considerata il caso editoriale dell'anno.  

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