Nel 1918, una giovane di ventidue anni approda a San Francisco con il sogno di costruirsi una vita autonoma. Si chiama Dorothea, ma da quel momento in poi sarà Dorothea Lange: una delle più importanti fotografe del Novecento. In un'America che sta cambiando volto, tra fermenti sociali, miseria e nuove speranze, Dorothea affronta sfide personali e collettive: fonda uno studio fotografico, sposa il pittore Maynard Dixon e diventa madre. Ma quando negli anni Trenta la crisi economica travolge il Paese e il suo matrimonio, è costretta a reinventarsi. Con la sua macchina fotografica come unica alleata, inizia a documentare la sofferenza e la dignità dei dimenticati d’America.

Da quel momento, Dorothea Lange non è più solo una fotografa: è una testimone, una voce, un’icona. Le sue immagini dei lavoratori migranti, delle famiglie sfollate, degli sguardi affamati e fieri, diventano il simbolo di un’epoca e scuotono le coscienze. Il romanzo La verità di un istante racconta la sua storia, romanzata ma radicata in eventi reali, con l’intento di esplorarne il lato più umano e intimo: i dubbi, i dolori, le amicizie e il desiderio mai domo di raccontare la verità attraverso l’arte.

Un’amicizia che dura una vita

Il romanzo si apre nel 1964, a Berkeley, con una Dorothea anziana ma ancora lucida, che riceve una misteriosa lettera dal MoMA di New York. Mentre ripercorre i suoi archivi fotografici, riemergono ricordi vividi del passato: il dolore, la fatica, le scelte difficili fatte per seguire la propria vocazione. A farle compagnia è Imogen, un’amica di vecchia data, sarcastica e affettuosa, che incarna la bellezza delle relazioni durature e libere da obblighi. Le due donne, in un dialogo affettuoso e punzecchiante, si confermano l’una all’altra la resilienza che le ha fatte sopravvivere in un mondo che lasciava poco spazio all’autonomia femminile.

L’inizio di tutto

Il lungo flashback ci riporta nel maggio del 1918, a San Francisco. Dorothea arriva in città con la sua inseparabile amica Fronsie, pronte a partire per una lunga avventura verso le Hawaii. Ma i loro risparmi vengono rubati in una caffetteria, e il sogno del viaggio si infrange. Costrette a cambiare i piani, decidono di restare a San Francisco e reinventarsi da zero. È qui che Dorothea comincia davvero il suo cammino. Nonostante un handicap fisico che la rende bersaglio di pregiudizi, ha coraggio da vendere e un talento autentico. Con l’aiuto e il sostegno di Fron, cerca un impiego, sogna uno studio fotografico tutto suo e si affaccia a una nuova fase della vita, fatta di cadute ma anche di conquiste.

Un romanzo tra realtà e immaginazione

L’autrice chiarisce fin da subito che La verità di un istante è un’opera di finzione ispirata a una biografia reale. Alcuni eventi e personaggi sono stati adattati per esigenze narrative, ma il cuore del racconto resta fedele alla figura di Dorothea Lange: una donna che ha cambiato il modo di guardare il mondo, una pioniera che ha osato raccontare la verità con l’obiettivo della sua macchina fotografica. Attraverso un’accurata ricerca storica e una narrazione vivida, il romanzo ci accompagna in un viaggio che intreccia arte, emancipazione e memoria.

Un'icona oltre il tempo

Lange ha reso visibile ciò che molti non volevano vedere. Le sue fotografie non sono solo documenti: sono grida silenziose, testimonianze impresse per sempre nella coscienza collettiva. Il romanzo riesce a restituirci non solo il peso della sua eredità artistica, ma anche la profondità di una vita spesa a inseguire la giustizia, l’empatia e la bellezza. Un ritratto intimo e potente di una donna che ha saputo essere libera in un’epoca in cui tutto le remava contro.

Fedrica Chimenti
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Titolo: La verità di un istante
Autrice: Elise Hooper
Traduttrice: Valeria Bastia
Editore: HarperCollins Italia
Data di pubblicazione: 17 giugno 2022
Lingua: Italiano
Numero di pagine: 432
Formato disponibile:
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